giovedì 12 dicembre 2013

Scegliere una bici elettrica. Quale sistema di partenza

Un fattore da valutare bene nella scelta di una bici elettrica è il sistema di partenza utilizzato.
Ovvero come viene trasmessa al motore elettrico il segnale di avviarsi. Una partenza ritardata del motore può essere infatti fastidiosa al momento della partenza in salita ma il fastidio è relativamente ridotto, o quasi nullo, se le partenze in salita sono numericamente poche.
Le opzioni disponibili possono essere riassunte in tre modi principali

1) Motore comandato dalla rotazione del pedale.
Nonostante le recenti innovazioni che hanno portato a far partire il motore anche dopo appena un quarto di giro dei pedali resta comunque l’opzione più scomoda. In salita bisogna sudarsi la partenza e su salite ripide e con l’abito da lavoro la cosa può diventare pesante. Tecnicamente viene montato un disco a magneti al livello dei pedali. Un sensore raccoglie il movimento dei pedali e avvierà il motore.


2) Motore comandato dalla pressione sui pedali
Mediante sistemi diversi (molle o barre deformabili) il motore avverte quando si sta applicando una certa pressione sui pedali e si avvia. Anche le partenze in salita sono quindi assistite dal motore e diventano più facili. ATTENZIONE. E’ assolutamente necessario tenere il freno tirato quando ci si ferma ad esempio ad un semaforo per evitare di partire sparati perché ci si è fermati con un piede appoggiato pesantemente su di un pedale. L’ideale sarebbe evitare di lasciare il piede poggiato sui pedali da fermi, in quanto il motore potrebbe comunque avviarsi e consumare vanamente la nostra batteria

3) Avviamento per tensione della catena
Un sensore di tensione della catena ne misura la tensione della catena assicurando una reazione rapidissima, per chi affronta frequentemente ripartenze in salita potrebbe essere la scelta d’elezione. A maggior ragione vale l’avvertenza già vista al punto 2 che vi riproponiamo. ATTENZIONE. E’ assolutamente necessario tenere il freno tirato quando ci si ferma ad esempio ad un semaforo per evitare di partire sparati perché ci si è fermati con un piede appoggiato pesantemente su di un pedale. L’ideale sarebbe evitare di lasciare il piede poggiato sui pedali da fermi, in quanto il motore potrebbe comunque avviarsi e consumare vanamente la nostra batteria

Quale sistema scegliere?
Per un uso sporadico della bici elettrica si può fare una scelta di economicità e acquistare un prodotto munito del sensore di rotazione, il caso 1, ma tale acquisto potrebbe essere saggio anche per chi percorre tratti quasi esclusivamente pianeggianti o che prevedono poche fermate in rapporto alla lunghezza del percorso; se ad esempio percorrete due tratti da 12 chilometri ciascuno al giorno e in questi tratti avete due o tre fermate questa potrebbe essere una buona scelta ed una scelta economica.
Per usi su strade che prevedono saliscendi e diverse partenze in salita l’opzione due può essere la scelta migliore.
Per usi più impegnativi, salite ripide e ripartenze in salita la scelta elettiva è invece la terza anche a costo di affrontare costi leggermente superiore.

E voi cosa ne pensate?

Qual è la vostra idea, che consigli dareste? Fateci sapere

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