Un
fattore da valutare bene nella scelta di una bici elettrica è il sistema di
partenza utilizzato.
Ovvero
come viene trasmessa al motore elettrico il segnale di avviarsi. Una partenza
ritardata del motore può essere infatti fastidiosa al momento della partenza in
salita ma il fastidio è relativamente ridotto, o quasi nullo, se le partenze in
salita sono numericamente poche.
Le
opzioni disponibili possono essere riassunte in tre modi principali
1)
Motore comandato dalla rotazione del pedale.
Nonostante
le recenti innovazioni che hanno portato a far partire il motore anche dopo
appena un quarto di giro dei pedali resta comunque l’opzione più scomoda. In
salita bisogna sudarsi la partenza e su salite ripide e con l’abito da lavoro
la cosa può diventare pesante. Tecnicamente viene montato un disco a magneti al
livello dei pedali. Un sensore raccoglie il movimento dei pedali e avvierà il
motore.
2)
Motore comandato dalla pressione sui pedali
Mediante
sistemi diversi (molle o barre deformabili) il motore avverte quando si sta
applicando una certa pressione sui pedali e si avvia. Anche le partenze in
salita sono quindi assistite dal motore e diventano più facili. ATTENZIONE. E’
assolutamente necessario tenere il freno tirato quando ci si ferma ad esempio
ad un semaforo per evitare di partire sparati perché ci si è fermati con un
piede appoggiato pesantemente su di un pedale. L’ideale sarebbe evitare di
lasciare il piede poggiato sui pedali da fermi, in quanto il motore potrebbe
comunque avviarsi e consumare vanamente la nostra batteria
3)
Avviamento per tensione della catena
Un
sensore di tensione della catena ne misura la tensione della catena assicurando
una reazione rapidissima, per chi affronta frequentemente ripartenze in salita
potrebbe essere la scelta d’elezione. A maggior ragione vale l’avvertenza già
vista al punto 2 che vi riproponiamo. ATTENZIONE. E’ assolutamente necessario
tenere il freno tirato quando ci si ferma ad esempio ad un semaforo per evitare
di partire sparati perché ci si è fermati con un piede appoggiato pesantemente
su di un pedale. L’ideale sarebbe evitare di lasciare il piede poggiato sui
pedali da fermi, in quanto il motore potrebbe comunque avviarsi e consumare
vanamente la nostra batteria
Quale
sistema scegliere?
Per
un uso sporadico della bici elettrica si può fare una scelta di economicità e
acquistare un prodotto munito del sensore di rotazione, il caso 1, ma tale
acquisto potrebbe essere saggio anche per chi percorre tratti quasi
esclusivamente pianeggianti o che prevedono poche fermate in rapporto alla
lunghezza del percorso; se ad esempio percorrete due tratti da 12 chilometri
ciascuno al giorno e in questi tratti avete due o tre fermate questa potrebbe
essere una buona scelta ed una scelta economica.
Per
usi su strade che prevedono saliscendi e diverse partenze in salita l’opzione
due può essere la scelta migliore.
Per
usi più impegnativi, salite ripide e ripartenze in salita la scelta elettiva è
invece la terza anche a costo di affrontare costi leggermente superiore.
E
voi cosa ne pensate?
Qual
è la vostra idea, che consigli dareste? Fateci sapere
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